mercoledì 1 aprile 2009

a proposito del nuovo regolamento...

A colloquio con alcuni colleghi nella giornata del seminario regionale Lombardia DiSAL considerazioni sparse ed in libertà su Regolamento di Valutazione che NON ancora esecutivo (manca il Consiglio di Stato e la sua pubblicazione sulla Gazzeta Ufficiale)

Premessa: a due mesi dalla fine dell’anno non sembra una buona cosa cambiare le “carte in tavola” ; perfino all’interno della maggioranza di governo esistono posizioni dissidenti rispetto alla applicazione del regolamento, CHE NON È ANCOR ESECUTIVO, si tratta di una BOZZA!

L’applicazione pedissequa della regola così come è scritta al momento attuale comporterebbe l’esclusione agli Esami di Stato di circa i 2/3 degli studenti delle classi 5; oppure valutazioni al rialzo con le quali si otterrebbe l’effetto contrario da quello auspicato di una maggiore severità nelle valutazioni, va sottolineato il fatto che gli studenti privatisti in possesso di una idoneità alla classe quinta sono direttamente ammessi all’esame a danno e beffa degli alunni regolarmente frequentanti, creando iniquità e una diseguaglianza tra studenti in vista dell’Esame di Stato.

A volere ben vedere nel corso del tempo la situazione si è via via risanata, ci sono stati tempi (mala tempora) in cui con il 5 si arrivava all'Esame di Stato

Questa situazione porta come conseguenza una sorta di “sanatoria generalizzata” con valutazioni sbilanciate verso l’altro o a sostegno delle possibili situazioni da sanare ma con un effetto traino per tutte le altre valutazioni sufficienti (per conto loro) degli studenti che se la sono sudata nel corso dell’anno; si mortifica il concetto di valutazione collegiale del consiglio di classe in sede di scrutinio sottolineando come una singola disciplina possa far pendere l’ago della bilancia della ammissione – si badi bene non si tratta di promozione ma di ammissione all’esame dove comunque lo studente deve sostenere un esame di Stato – verso una singola situazione di insufficienza tralasciando di considerare tutto il positivo che lo studente ha comunque dimostrato.
Inoltre questa situazione causa una serie di problemi nella attribuzione dei punti di credito che prevede anche una media inferiore al 6 con la non attribuzione di punti di credito, con questo regolamento viene a cadere

Nella confusione normativa e dei regolamenti in cui ci troviamo riteniamo che alcune possibili soluzioni possano essere:
- l’utilizzazione del voto di consiglio così come è sempre stato utilizzato in sede di scrutinio che – ci teniamo a ricordarlo – è il luogo della ratifica delle singole valutazioni dei docenti perché possano diventare la valutazione dello scrutinio che sancisce la promozione, la non promozione o la sospensione del giudizio
- un forte richiamo all’art. 1 comma 3 del regolamento in discussione che sottolinea come la valutazione NON sia la semplice misurazione degli apprendimenti ma il concorso di tre fattori valutativi: “il processo di apprendimento, il comportamento e il rendimento scolastico complessivo”

Rimangono sul tappeto alcune questioni che possono permettere una correzione della situazione che come abbiamo detto può causare un effetto domino sulle valutazioni complessive degli studenti: i Collegi docenti valutino attentamente la situazione e diano luogo a regolamenti di valutazione con criteri e parametri che rilevino la differenza tra la promozione alla classe successiva e l’ammissione all’Esame di Stato.

E della condotta non volgiamo dire niente???
prossima puntata

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